Migliore risposta
È solo balbettio.
I prezzi sono molto vicini alle passeggiate casuali, il che significa solo le tendenze sono quelle altamente irregolari che possono essere misurate solo con portafogli di grandi dimensioni su lunghi periodi di tempo dalle persone più attente.
Ma se guardi un grafico dei prezzi storici, ci sono sempre molti modelli. Il tuo cervello è bravissimo a trovare schemi, che esistano o meno.
Ci sono persone, alcune disoneste, altre illuse, che credono che gli schemi che vedono nei dati passati siano messaggi reali sul futuro. Osservano una passeggiata casuale e affermano di vedere molti trend al rialzo e al ribasso, nessuno dei quali è possibile prevedere in anticipo. Quando la loro immaginazione fallisce e non riescono a distinguere alcun modello su o giù, affermano che cè una tendenza, è solo “laterale” (cioè invisibile, poiché non si traduce in prezzi che salgono o scendono molto).
risposta
Un mercato laterale, deriva laterale o tendenza laterale, è il termine usato per descrivere il fenomeno che si verifica quando il prezzo di unazione, una merce o un titolo oscilla tra un supporto fisso e una resistenza per un periodo di tempo prolungato. In termini più semplici, viene stabilita una fascia di prezzo per il titolo, una fascia entro la quale fluttua ma da cui non può uscire.
Il mercato opera lateralmente quando il prezzo di unazione o di un titolo rimane entro un determinato intervallo ( tra supporto e resistenza) per un lungo periodo di tempo, arrivando a una linea orizzontale sul grafico se, ad esempio, dovessi tracciare una media mobile di 200 giorni, ad esempio.
Un mercato laterale è considerato lopposto di un mercato di tendenza. In un mercato in trend, il prezzo si muove in una data direzione, al rialzo o al ribasso, senza un supporto e una resistenza fissi. In questo scenario, il prezzo sviluppa supporti e resistenze più piccoli per periodi di tempo più brevi durante i quali si interrompe per continuare il trend.
In un mercato che è in trend laterale, viene influenzata anche la quantità scambiata. Dato che il prezzo non si muove in una determinata direzione, esiste un numero uguale di tori e orsi che stanno scambiando la merce, rendendo anche la sua quantità scambiata relativamente invariata.