Migliore risposta
Sì, tamae è il giapponese classico. Significa esattamente come kudasai e si presenta principalmente nelle forme di preghiera.
主 よ あ わ れ み た ま え Shu yo awaremi tamae è “Signore, abbi pietà”.
御 国 を 来 た ら せ た ま え mi-kuni o kitarase tamae “Lascia che venga il tuo regno”.
Esiste un verbo classico tamau che, come kudasaru, si riferisce a qualcosa di gentile fatto per te da una persona superiore, incluso Dio, e tamae è la forma imperativa.
Queste forme di preghiera erano ancora comuni tra i cristiani giapponesi fino agli anni 80, ma ora vengono ascoltate raramente.
Risposta
Alcuni possibili motivi per cui alcuni giapponesi danno stranieri (voi) quelli che sembrano sguardi di disapprovazione.
1) Hanno mal di testa o comunque sono affetti da qualche problema personale e mostrano il loro disagio con unespressione facciale che appare come un gabinetto di disapprovazione k.
2) Ti guardano con una certa intensità perché ti distingui e fraintendi quellintensità come una disapprovazione (entrambi sembrano “seri” e superficialmente simili).
3 ) Sembrano abitualmente severi, quindi la loro espressione facciale predefinita sembra disapprovare tutti, ma semplicemente ti guardano.
4) Disapprovano specificamente come TU STAI guardando LORO. A volte una persona può percepire lo sguardo di un altro come personale di disapprovazione, offrire in cambio uno sguardo di disapprovazione, che provoca uno sguardo peggiore al passato, ecc.
5) Disapprovano gli stranieri nel loro paese e danno loro occhiate sporche.
Ricordo molti anni fa quando ero su una banchina del treno in attesa che il mio treno del mattino andasse al lavoro. Il treno era in ritardo e cerano parecchie persone in giro. Ho notato un uomo, giovane, grosso, con la testa rasata, che mi fissava. Molto intensamente. Tanto che sembrava che da un momento allaltro mi avrebbe investito e mi avrebbe preso a pugni. Ho cercato di ignorarlo e di leggere il mio libro, ma ogni volta che alzavo lo sguardo, mi fissava ancora furiosamente con questo cipiglio omicida. Allimprovviso sembrò prendere una decisione e si avvicinò direttamente a me. Quando mi ha raggiunto, ha fatto un grande sorriso nervoso e mi ha chiesto, in un inglese incerto: “Mi scusi, vieni dallAmerica?” Ho conversato con lui per un po . Ben presto divenne ovvio che stava studiando inglese in una scuola di conversazione e lo sguardo di profonda disapprovazione che aveva sul suo viso era in realtà lespressione che aveva fatto quando aveva il coraggio di venire a parlarmi nella sua nuova seconda lingua.
Certo, puoi trovare alcune persone, una piccola minoranza, che fanno occhiate sporche agli stranieri perché non amano gli stranieri. Succede. Tuttavia, ci sono molte altre condizioni che possono portare a espressioni facciali spiacevoli che possono essere interpretate erroneamente come disapprovazione. Con tutte le percezioni, è fondamentale chiedersi, prima di esprimere un giudizio, “sei sicuro ?”