Migliore risposta
In primo luogo, possiamo essere daccordo che “attitudine sociale” ed essere “socialmente inetti” si trovano lungo uno spettro? Ad esempio, se sono in una stanza con meno di dieci persone e mi conoscono tutti, posso essere quello che fa ridere le persone e verrebbe chiamato “la vita della festa”, mentre nei gruppi più grandi mi rabbrividisco e mi attengo i muri e gli angoli finché non riesco a trovare qualche scusa per andarmene, come fingere di vomitare fuori dalla porta.
Per me, aumentare lattitudine sociale sarebbe semplicemente (ah!) desensibilizzarmi alle situazioni altrimenti mi farebbe vomitare, nella vita reale o no. La desensibilizzazione che sto attraversando è con un terapista e con programmi di autoipnosi. Per me, essere socialmente esperto con solo dieci altri presenti, tutti a me noti, è, diciamo, nel 20\% inferiore dello spettro delle attitudini. Per altri, questo potrebbe essere il massimo che abbiano mai raggiunto o mai raggiunto, quindi lungo lo spettro mentirebbero all80\% circa con poca capacità di andare oltre.
È saggio sospettare che ci sia qualcosa altro che dà a qualcuno una certa struttura mentale che li rende lo spettacolo sociale di fuochi dartificio della stagione. Per usare una frase troppo matura, secondo me, potrebbe essere narcisismo palese o aperto. I narcisisti allesterno sono lepitome dellattitudine sociale, ma portali a porte chiuse e sono come Jekyl-e-Hyde. O non mostrano emozioni o manipolano le emozioni degli altri e si nutrono di loro per fingere di provare ciò che provano gli altri. Organicamente, però, non si relazionano agli altri a livello emotivo.
Le persone che descrivi sembrano essere emotivamente schiette o stentate, e questo potrebbe indicare (non di per sé ovviamente) una certa psicopatia in corso su.
Ecco un link decente che ne discute più approfonditamente (e meglio) di quanto potessi io: Quanto sei emotivamente intelligente?