Migliore risposta
Sibilla o Sibilla era una profetessa nella leggenda e nella letteratura greca. La tradizione la rappresentava come una donna di prodigiosa vecchiaia che pronunciava predizioni in estatica frenesia, ma era sempre una figura del mitico passato, e le sue profezie, in esametri greci, venivano tramandate per iscritto. Nel V e allinizio del IV secolo aC, si faceva sempre riferimento al singolare; Sibylla era trattata come il suo nome proprio, e apparentemente si trovava in Asia Minore. Dalla fine del IV secolo il numero delle sibille si moltiplicò; erano tradizionalmente localizzati in tutti i famosi centri Oracle e altrove, in particolare in associazione con Apollo, ed erano contraddistinti da nomi individuali, “sibyl” essendo trattato come un titolo.
In una leggenda sulla sibilla di Cumae in Italia, ha accompagnato Enea nel suo viaggio negli inferi ( Eneide di Virgilio, Libro VI). Secondo Dioniso, una famosa raccolta di profezie sibilline, la Sybiline Bioks, fu offerta in vendita a Tarquinis Superbus, lultimo dei sette re di Roma, dalla Sibilla Cumana. Si è rifiutato di pagarle il prezzo, così la sibilla ha bruciato sei dei libri prima di vendergli finalmente i restanti tre al prezzo che lei aveva inizialmente chiesto per tutti e nove. I libri furono poi custoditi nel tempio di Giove in Campidoglio, per essere consultati solo in caso di emergenza. Furono distrutte nel fuoco dell83 aC.
Risposta
Nella mitologia greca, le sibille erano donne che gli antichi greci credevano fossero oracoli – donne che facevano profezie, influenzate dallispirazione divina dagli dei.
Una Sibilla era una sacerdotessa, veggente, profetessa – chiamatele come volete – che erano spesso, se non sempre, molto antiche [antiche perfino], e si credeva che parlassero da la volontà degli dei e le loro parole avrebbero echeggiato per mille anni grazie allaiuto divino.
Le sibille, in particolare le prime, facevano profezie nei luoghi santi, come Delfi, Delo e Pessino. In alcune tradizioni, si credeva che le sibille fossero semplicemente strumenti degli dei – che fosse il dio che parlava attraverso le labbra di queste donne.