Migliore risposta
In realtà non è semplice. Quando traduco, trovo più facile pensare al significato nel contesto e cercare di tradurlo, piuttosto che parole letterali.
Ad esempio, signore e signora possono essere usati in molti contesti. In contesti ordinari, come “mi scusi, signore” o “signora”, dove posso trovare i lettori DVD “, se usati solo per cortesia generale, il giapponese di solito coniuga i verbi e parla con grammatica intesa per contesto educato. di solito non usa pronomi per riferirsi allaltro partecipante a una conversazione.
In un contesto più specifico, come “la signora al negozio”, quando indichi specificamente qualcuno, puoi usare parole dipendenti da letà della persona a cui ti riferisci, come お ね え さ ん 、 お に い さ ん (oneesan, oniisan: sorella maggiore, fratello maggiore) può riferirsi a una persona giovane, generalmente di età inferiore ai 35-40 anni.お ば さ ん 、 お じ さ ん (obasan, ojisan: zia, zio) per le persone intorno ai 40-65 anni, anche se fai attenzione, alcune persone, specialmente le donne, non amano essere chiamate “zia!” 🙂 お ば あ さ ん 、 お じ い さ ん (obaasan, ojiisan: grandma, grandpa) sono buoni per gli anziani. Come ho detto, di solito i giapponesi non li usano per rivolgersi direttamente allaltra persona, ma solo riferendosi al contesto.
Spero che questo ti aiuti! Se puoi fornire il contesto specifico, posso essere più esatto.
Risposta
Non lo fai.
Signore e signora (o signora ) sono fondamentalmente intraducibili, perché il giapponese ha modi diversi di mostrare rispetto. Mettere -san sul nome di una persona è come dire “Mr” o “Ms” ecc. Nel tipo di situazione in cui useremmo Sir e Madam, il giapponese userebbe un titolo derivato dalla relazione o dalla situazione. Ad esempio:
commessa (o qualsiasi dipendente di unazienda) che parla o chiama un cliente: o-kyaku-san… w qui kyaku significa cliente e il resto lo rende onorifico.
Da studente a insegnante: s ensei.
Subordinato a superiore: nome + san o titolo professionale, ad es. s hachoo, buchoo, tenchoo (CEO, capo dipartimento, responsabile negozio).
In inglese, un agente di polizia direbbe Sir o Madam (in prima battuta) ma non so cosa si dice in Giappone! Immagino che eviterebbero di usare qualsiasi titolo, magari dì sumimasen “scusami” e poi ti dica come va.
Ci sono in realtà molte situazioni in cui non è richiesto alcun titolo e la cosa più naturale è formare frasi senza alcun riferimento personale: il contesto mostra a chi si fa riferimento in ogni punto.